In queste ultime ore, abbiamo appreso dai giornali, che durante un seminario degli Aspen Junior Fellows (si tratta di giovani manager, professionisti, dirigenti pubblici e docenti universitari sotto i 35 anni) si sono chiesti : “dobbiamo vergognarci dell’Italia?”
In realtà l’aria che tira non è delle migliori in questo momento. E la nostra considerazione sia ad Eurolandia che nei paesi arabi e persino in quelli africani non è delle migliori.
Eppure per vincere questo momento straordinariamente negativo, in cui il pessimismo della ragione travolge anche gli ottimisti di buona volontà, ci sono due strade: valorizzare la creatività nostrana e come ha dichiarato l’esperto e navigato Massimo Teodori al Corriere: “per i giovani la chiave è uscire dal particolare, dall’ottimo proprio e andare alla politica, perché è lì il collo della bottiglia, perché è li che altrimenti vincono i pessimi”.
Convinti di quanto dice Teodori vorremmo segnalare due “casi” che ci hanno colpito e che riguardano il nostro saper fare e saper avere le giuste intuizioni.
Il primo riguarda la 34enne messinese Barbara Labate. Laureata in Scienze Politiche all’Università di Messina, Borsa Fulbright e master alla Columbia University di New York , si è dedicata per quasi dieci anni allo sviluppo di prodotti e servizi legati al mondo della tecnologia, della telefonia mobile e di internet. Questa giovane preparata e brillante, durante la cerimonia “Italian Innovation Day” tenutasi al Metropolitan Club di New York, è stata premiata per aver creato il sito “RisparmioSuper.it” ricevendo il “Best Startup Award”.
Il progetto che si è già affermato in Italia e ha ottime possibilità di essere riproposto nel mercato statunitense. Il portale creato dalla Labate, nella versione americana ha il nome Super Compare, permette di comparare i prezzi di migliaia di prodotti di largo consumo presenti nel mercato della grande distribuzione, indicando i supermercati più convenienti e dando la possibilità ai consumatori di scegliere online la propria lista della spesa ed individuare così dove fare la spesa a buon prezzo. Gli utenti iscritti possono ricevere sul proprio cellulare buoni sconto personalizzati, un’analisi sull’andamento dei prezzi promozionali medi ed il confronto fra i prezzi dei prodotti in vendita online ed offline.
“ Stiamo lavorando tantissimo – ci ha detto Barbara Labate – perché siamo convinti che la nostra idea è facilmente esportabile . Molti investitori ne hanno la percezione. Puntiamo agli Stati Uniti, un mercato interessantissimo, e non è escluso che si decida di aprire una sede nella Silicon Valley. E’ giusto sottolineare che dobbiamo molto del nostro successo alla Fondazione Mind the Bridge, all’Istituto San Paolo e alla Società Booz & Co che hanno permesso questa avventura”.
La Labate non si ferma e di sicuro, mentre continua a vincere premi anche in Italia, già così rappresenta un ottimo motivo per non vergognarsi dell’Italia.
La seconda idea partita è a maggio di quest’anno. Ma vediamo di cosa si tratta. Interessa tutti coloro che hanno un progetto chiuso in un cassetto per mancanza di fondi. Possono vederlo finalmente finanziare grazie a Eppela, la nuova piattaforma di crowdfunding (dall'inglese crowd, folla e funding, finanziamento è un processo collaborativo di un gruppo di persone che utilizzano il proprio denaro in comune per sostenere gli sforzi di persone ed organizzazioni)..
Secondo chi ha pensato la piattaforma Eppela, i talenti europei, gli appassionati e i professionisti, le istituzioni e i privati che si occupano di coltivare e promuovere la creatività, possono disporre di un portale per finanziare i loro progetti: un sistema di crowdfunding, cioè di raccolta fondi, al servizio della grande comunità web di talentuosi e appassionati.
“Come creativo – spiega Nicola Lencioni, amministratore delegato, padre, fan, promotore e sostenitore di Eppela - vivo spesso per esperienza diretta o indiretta di amici e colleghi, la frustrazione che nasce quando si sa di avere una buona idea, ma ci si scontra con le dinamiche di istituzioni, banche e grandi aziende che preferiscono investire sul sicuro e poco hanno a disposizione per condividere il rischio con talenti sconosciuti e in fase di start up. Eppela rappresenta un’alternativa concreta al “tritacarne” delle logiche di mercato: si tratta di una reale opportunità di lavoro per chiunque abbia un’idea, un’opportunità resa possibile dalle immense potenzialità della rete e dalla sua capacità di aggregare, con la facilità e l’immediatezza di un click, talenti, progetti e potenziali sostenitori.”
Riusciranno i nostri eroi creativi a farci sentire orgogliosi di essere italiani? Speriamo di si…anche se poi molto dipende dal collo di bottiglia di Teodori…la politica…