Non immaginavamo certo di dover scrivere questo articolo pochi giorni fa quando insieme a tanti professionisti a Roma ci ha radunati, Dario Tiengo, il giornalista gentiluomo, per parlare di una grande battaglia: quella contro le fake news. Un convegno riuscito molto bene e che Dario Tiengo, Presidente dell’Associazione Qualitynews Italia, aveva curato nei minimi particolari. Anche il nostro Direttore, Stefano Vaccara, collegato da New York aveva fornito una chiave di lettura sul processo di cambiamento del giornalismo sul web rispetto alle garanzie del Primo Emendamento USA. Dario aveva introdotto e moderato con il suo solito stile, la sua pacatezza, i suoi modi da vero gentiluomo. Poi una mattina ci svegliamo e su Facebook leggiamo poche righe: “A chi lo conosceva , purtroppo a causa di un malore improvviso Dario è mancato”. E così abbiamo appreso che ci ha lasciato in pochi attimi. Lo avevamo sentito qualche giorno prima. Ci eravamo ripromessi di partire proprio dal suo documento contro le fake news per portare avanti una battaglia di civiltà.
Dario Tiengo, classe 1953, nato a Mesenzana, sul Lago Maggiore, sposato con due figli, da giovane si era dedicato alla politica per poi diventare giornalista e scrittore. E’ stato direttore di quotidiani on line su politica, partite iva, nuova economia, ambiente e energia. Editore di media su web, recentemente aveva fondato la rete di quotidiani locali on line RQLnetwork. Esperto di comunicazione, aveva acquisito una lunga esperienza editoriale sia nel campo delle pubblicazioni specializzate sia in quelle dedicate al grande pubblico. Dall’editoria tradizionale era ‘migrato’ sul web negli ultimi otto anni declinando concetti e modelli editoriali sia utilizzando portali, sia social. L’esperienza fatta con i media, tradizionali e web, lo aveva portato a sviluppare competenze di marketing e comunicazione per aziende, associazioni e istituzioni.
Fondatore di alcuni importanti settimanali nel segmento dei ‘popolari’, ha progettato anche enciclopedie a fascicoli in particolare negli anni ’90. Queste esperienze hanno costruito la sensibilità necessaria a un utilizzo ottimale del linguaggio e delle metodologie per arrivare al grande pubblico. Questo per dire che sentiremo la sua mancanza. Tantissimo.
Al convegno di Roma aveva detto introducendo i lavori:
“Il nostro obiettivo è quello di costruire una risposta positiva non fare una battaglia contro. Crediamo fortemente che le fake news non possano essere eliminate dal web. Le bufale nella storia sono sempre esistite – ha detto convinto Dario – oggi però ci troviamo di fronte al fatto che la Rete viene utilizzata da un terzo del pianeta e che velocità e condivisione allargano esponenzialmente l’impatto potenziale di una notizia. –Da qui le proposte :
1. La definizione di un percorso per inserire nell’insegnamento dell’educazione civica l’educazione all’individuazione e alla valutazione delle fonti.
2. La definizione di un marchio di qualità alle testate on line che hanno caratteristiche di affidabilità e trasparenza. Per quanto riguarda le singole news investire su coniugazione tra blockchain e fattore umano.
3. Rivedere criteri di finanziamento all’editoria inserendo testate on line che rispondano a criteri di affidabilità e verifica delle informazioni.
4. “fare rete per bonificare la rete” per verificare informazioni. A questo riguardo la proposta è di costruire i comitati di “fake news hunters” rivolgendoci soprattutto ai giovani.
Queste sue idee sono diventate per tutti noi che eravamo presenti a Roma al convegno organizzato da Dario nella splendida sede dello CNEL un vero testamento. In quella sede il Presidente di Confassociazioni, la grande struttura presieduta da Angelo Deiana, aveva tessuto le lodi di Dario, che aveva un ruolo dirigenziale attivo nel Comitato Scientifico, proprio per il supporto che era capace di dare con professionalità e discrezione.
Oggi per Dario dobbiamo lottare con ogni mezzo contro le fake news e lo dobbiamo fare seguendo la strada che lui ha tracciato in un documento che abbiamo largamente condiviso e che rappresenta l’unica strada possibile per un giornalismo di qualità.
Addio Dario. Sappiamo che dall’alto ci guiderai, con il sorriso di sempre, da vero giornalista gentiluomo.
Alla moglie Alessandra Corrias e ai figli Francesco e Giulia, vanno le più sentite condoglianze di chi scrive e di tutta la redazione de La Voce di New York.