Ci svegliamo la mattina e il nostro primo pensiero è vedere chi ci ha cercato. Ma possiamo andare oltre: lasciare lo smartphone acceso tutta la notte per avere contezza delle notifiche che arrivano. Un modo per sentirsi amati, benvoluti, per sapere che siamo vivi. Naturalmente Mark Zuckerberg, fondatore di Facebook e proprietario dell’applicazione, ha esultato giorni fa annunciando: “Oggi siamo felici e orgogliosi che un miliardo di persone nel modo usano WhatsApp ogni giorno per comunicare con parenti e amici”.
Ora, senza voler essere critici con questo genio dell’informatica e dell’economia, se approfondiamo non ci sono soltanto comunicazioni a parenti e amici. Usiamo whatsapp per imbroccare, per criticare, per fare gossip, per inviare video e fotografie molto spesso inutili e che ti fanno consumare Giga. Ci sbrodoliamo in messaggi audio che non hanno il dono della sintesi e da quando abbiamo scoperto le telefonate gratis chiamiamo a qualunque ora dicendo: “tanto ho visto che eri on line”. No caro Mark ogni giorno il miliardo di persone usano whatsapp per rompere..e non abbiamo parlato dei gruppi…”Altrimenti ci arrabbiamo”, come avrebbero detto Bud Spencer e Therence Hill, …