Ormai è certo che l’onda degli insulti si è spostata verso Instagram, dopo aver avuto vita facile su Facebook e Twitter con picchi su Youtube. Ci sono due cose che amiamo fare sui social: spiare gli altri e insultarli. L’idea di utilizzarli per aumentare le nostre capacità inclusive e per fare comunità è molto distante dalla realtà del nostro modo di essere vivere. Anzi nascondersi dietro un nick name falso ci aiuta ad esprimerci “al meglio”. Instagram, che sta crescendo vorticosamente ed è utilizzato da tantissimi adolescenti ed anche pre-adolescenti sta cercando di correre ai ripari.
Infatti ha già introdotto un filtro che sfruttando le potenzialità del machine learning (l’approccio per il raggiungimento di un’intelligenza artificiale) blocca in automatico offese e commenti poco graditi. La nuova funzionalità è stata lanciata in lingua inglese ma verrà implementata in altre lingue. Ora il punto è: come la mettiamo con i commenti in dialetto? In Italia gli insulti abbondano nello slang locale. Forse a questo Instagram non aveva pensato. Quelli in vernacolo sono gli insulti più ghiotti, e per quelli sarà difficile trovare un filtro….