Ci possono controllare. Sapere tutto quello che facciamo e scriviamo. Sono sempre loro i russi. Facile pensare: se hanno orientato le elezioni americane figuriamoci se non possono beccare il messaggio “mamma butta la pasta”. E anche se avete inserito l’opzione per comunicare al mondo se siete online o offline, ci possono spiare. A creare questo piccolo mostro gli sviluppatori di Netwa che hanno inventato un bot (programma che serve per replicare l’interazione uomo-macchina) che dà la possibilità a chi ci vuole controllarci di monitorare gli accessi. Ludovico Cianchetta su GQ Italia in un articolo molto dettagliato scrive: “Una volta installata Netwa vi basterà inserire il numero di telefono della “vittima”, nominarlo a vostro piacere e attendere il primo accesso. Ogni qualvolta la vittima effettuerà l’accesso verrà registrato l’orario di entrata e quello di uscita, creando a fine giornata un vero e proprio resoconto testuale e grafico”. Fateci caso quando provate a dire che Whatsapp è violabile non ci crede nessuno. Ma poi tutti velocemente ripensano a quello che trasmettiamo ogni giorno senza riflettere. E magari qualche rischio lo corriamo. A nulla è valso l’annuncio che i nostri messaggi sono criptati. Netwa può sapere cosa facciamo. I prezzi sono modici: 7 giorni – 2,29€, 1 mese – 5,49€ ,3 mesi – 10,99€, 12 mesi – 27,99€. E se è vero che è difficile, per Whatsapp, così dicono gli esperti, correre ai ripari, noi possiamo di sicuro dosare quello che scriviamo. O fregarcene. E’ solo questione di scelte. Uomo avvisato…mezzo salvato! (Vale anche per le donne!)