Sembra quasi timido Alessio Lo Prete, il giovane pittore licatese, capace di trasmettere dalle tele che dipinge, grandi messaggi. Ha degli occhi e delle mani che parlano. Basta stare con lui pochi minuti per comprendere come la sua energia prende corpo nelle sue opere.
E’ giovanissimo, un artista emergente, che non ama la ribalta. Anzi la evita.
Frequenta il secondo anno dell'Accademia delle belle arti di Palermo.
La sua caratteristica è che non riesce a fare piccole opere. Ama agire su spazi più vasti.
“Dipingo in grandi formati – ci dice Alessio - per via della libera espressione del gesto che mi permettono. Un gesto aggressivo e violento. Come violenti sono i messaggi che mando, nel momento in cui credo che un linguaggio crudo sia più diretto di altri”.
E’ difficile raccontare i suoi lavori. Occorre vederli, esaminarli con cura. Trovare il modo di osservarli per comprendere il messaggio che riescono a far passare.
Nato a Licata, ha partecipato da due anni a questa parte a varie iniziative: - nel 2012: alla mostra di pittura UNPOP ARTOSHOW presso il Porto Turistico di Marina di Cala del Sole, a cura di Gaetano Manuello e Francesco Graci; il 9 Agosto 2013: Evento " Variazioni per le piazze ", una mostra espositiva in piazza Progresso a cura di Radio Battente di Licata.
Nell’ottobre 2013 alla mostra di pittura collettiva al chiostro San Francesco a cura di Linda Giunta e Giuseppe Mongiovi' e il 15 Dicembre 2013 : Evento " Cento metri di tela bianca" unì estemporanea e mostra di pittura presso piazza Sant'Angelo di Licata, dove è stato premiato con menzione speciale della giuria.
Lo scorso 28 Dicembre ha preso parte ad un’estemporanea e mostra di pittura presso il teatro Re Grillo di Licata durante l'evento " Licata c'e' “ (organizzato da Deborah Calderaro). Il suo dipinto è stato donato all'AIDO.
Mentre continua i suoi studi prova anche a farsi conoscere in manifestazioni culturali che tendono a valorizzare i giovani come lui pieni di estro e di voglia di emergere.
Il suo cammino è lungo ma lui è molto giovane e pieno e di energia. Quell’energia che mette, appunto, nelle sue opere. Con i suoi messaggi urlati, violenti, aggressivi…ma per far passare messaggi forti. Come canta Francesco De Gregori “il ragazzo si farà”.
Su questo abbiamo pochi dubbi.