E’ una sera d’agosto in cui un venticello si alterna con il caldo afoso. Al Club Nautico è di scena la musica quella che ti entra dentro. Un concerto che dall’inizio alla fine incanta il pubblico. Sul palco quattro nomi del jazz. Quattro “ragazzi” tutti del Sud, ma tre sono siciliani e uno di Gela. Lo scriviamo con orgoglio. La voce è quella di Gegè Telesforo, che nel suo stile, che abbiamo imparato a conoscere in fortunate trasmissioni radiofoniche o televisive, si esibisce, diverte, convince. Con lui sul palco tre grandissimi musicisti: Seby Burgio al pianoforte, Alberto Fidone al contrabasso e Giuseppe Tringali alla batteria, appunto l’indigeno gelese.
Gegè Telesforo lo conosco dal lontano 1993 quando lavoravo a VideoMusic. Insieme ritirammo anche il Premio “Master per la Comunicazione”.
Da sempre ho apprezzato le sue doti, riconosciute anche a livello internazionale. Ma soprattutto la sua allegria, la sua umiltà, la voglia di essere sempre ragazzo. Telesforo tra battute e provocazioni ha miscelato ritmi e suoni degli Urban Fabula, tre musicisti siciliani con alle spalle grandi collaborazioni e capaci di ottenere grandissimi successi ovunque. Gegè Telesforo ha raccontato che appena atterrato a Catania ha chiesto al suo amico Peppe Tringali, se poteva fare il bagno a Gela prima del concerto. Ha narrato delle cene con il papà di Peppe, noto primario dell’ospedale locale, oggi in pensione, a base di pesce.
Il pupillo di Renzo Arbore ha parlato delle sue esperienze americane e ha praticato, come sa fare molto bene, lo scat, una forma di canto jazz basata sull'improvvisazione vocale.
Gegè Telesforo nella sua carriera ha duettato, tra gli altri, con Jon Hendricks, Dizzy Gillespie, Clark Terry, Dee Dee Bridgewater e Giorgia Todrani.
E’ stato costretto anche a fare il bis, tra applausi e incitamenti, a continuare un percorso che è stato davvero straordinario. Peppe Tringali, era certamente il più emozionato. Giocava in casa e la sua Gela lo ha abbracciato con calore e affetto. Anche lui al suo attivo ha collaborazioni incredibilmente importanti: Amii Stewart, Franco Cerri, Javier Girotto, Francesco Cafiso, Paolo Birro, Dino Rubino, Enrico Rava, Fabrizio Bosso, Maurizio Giammarco (con l’Orchestra Jazz del Mediterraneo), Lucio Dalla (con l’orchestra “Bellini”), Ron, Paolo Belli, Mario Biondi, Mario Venuti, Amedeo Minghi (con l’orchestra del Festival della canzone siciliana).
Tringali con umiltà, come i suoi due colleghi di Urban Fabula si è espresso al meglio. Suonare con Gegè Telesforo è sempre una sfida. Vinta ampiamente. Per la gioia dei presenti che hanno ascoltato quasi due ore di buona musica jazz, con salti nel passato e immersioni nel presente. Contaminazioni e lezioni di stile.
Grande musica. Senza se e senza ma. Perché come diceva il grande Louis Armstrong: “cos’è il Jazz? Amico, se lo devi chiedere, non lo saprai mai”.