Vogliamo lanciare un appello serio: voi che vi divertite a inventare bufale e a farle girare lasciate in pace il Maestro Franco Battiato. E’ una delle ultime vittime di una fake news. L’hanno fatto morire a Roma, con un infarto, dove si trovava per lavoro, e i medici dell’ospedale dove l’hanno ricoverato non hanno potuto far nulla. Naturalmente tutto falso. Tutti i suoi fans subito nel panico. In preda ad una crisi di nervi hanno iniziato a cercare su Google di capire se era una notizia vera o falsa. Per ironia della sorte le agenzie e i quotidiani sia cartacei che on line hanno battuto la notizia con titoli tipo: “E’ morto Franco Battiato, ma è una bufala”. Trasferendo il link sui social appariva soltanto la prima parte del titolo e tutti hanno pensato al peggio.
Ricordo un’esperienza bellissima con Franco Battiato in Iraq a Bagdad dove lui fece un grandissimo concerto per la pace nel Teatro blindato dagli uomini di Saddam. Ero li per fare un reportage che su Videomusic è stato trasmesso prima del concerto. Correva l’anno 1992. Un ricordo bellissimo di una persona straordinaria. Immortale. Lì ho scoperto la sua grande forza: la pazienza. Ma lui capace di superare le correnti gravitazionali non poteva certo issare bandiera bianca. E’ vivo e vegeto alla faccia di tutti i bufalari di professione. Capace di stupirli con un semplice: Cucurucuccu. Avrei voluto vedere la sua faccia dopo aver letto la notizia del suo decesso sul web. Sentire la sua prima battuta. Che poteva essere: Non è più l’era del cinghiale bianco ma della minchiata nera”.