L’estate 2011 sarà ricordata come quella più incline alle nuove tendenze di questo Terzo Millennio. Perché? Basta andare in spiaggia e alla domanda si possono dare concrete risposte. Basta guardare cosa sta accadendo. Bambini che urlano non perché non riescono a fare un castello di sabbia o perché il figlio del vicino di ombrellone ha rubato il secchiello, ma in preda a vere crisi da prestazione con in mano un Nintendo. Adulti che dimenticando i problemi di vista e di quelli causati dal sole si accaniscono con il loro IPad a fare lettura dei quotidiani o degli e-book. Adolescenti che nello zaino sono dotati di smartphone e macchina o videocamera digitale per riprendere i pochi momenti di svago e scaricarli pochi secondi dopo su Facebook o Youtube.
Ed ancora signore con blackberry super accessoriati che si lamentano perché devono rispondere alle mail e guardano in continuazione il display per capire se arriva la risposta. Ed anche l’approccio al tradimento è cambiato. Niente più ammiccamenti da un ombrellone all’altro. Niente più sguardi sensuali o crema spalmata con cura. Adesso l’ormone si muove velocemente con un sms. E poi i titolari dei Bagni in preda a delle vere crisi di panico perché i collegamenti Wi-Fi non funzionano. Altro che preoccupazioni per la pallina in meno nel calcioballila o il videogioco impazzito. Adesso si viaggia verso nuove dimensioni. Sono scene di tutti i giorni. Raccontate da chi non essendo un apocalittico, per dirla con Umberto Eco, ma un integrato, sorride cercando di capire cosa muove oggi gli umanoidi nel pianeta liquido, per ridirla con Bauman, e globalizzato. Qualche giorno fa ho letto con piacere un articolo di Maria Laura Rodotà, sul Corriere, che nella sua rubrica intitolata Vacanze Intelligenti narra: “in queste prime vacanze in cui gli e-book e gli e-quotidiani sono diventati moda superciliosa sulle spiagge, la verità va detta; leggere al mare sugli IPad e gli altri tablet non è vita. E non solo perché la continua copula tra libri e giornali di carta, sabbia e salsedine aggiunge emozioni alla lettura. E’ proprio perché non si vede un accidente”. Si però come conciliare l’idea di sfoggiare l’ultimo acquisto, l’ultimo esempio di prodotto di consumo acquistato nell’anno di crisi nera, l’ultimo sacrificio comprato con la tredicesima del 2014 o con gli arretrati di pensione della mamma o della nonna? Non si può resistere, anche se come sostiene la Rodotà, c’è il rischio di desistere concreto. Scrive ancora: “dopo una decina di minuti con la schiena in posizione strana, il collo inclinato e incordato, gli occhi strizzati fino a provocare qualche centinaio di nuove rughe d’espressione, di cui non si sentiva la mancanza, ci si arrende. Si compra un gelato, si invidia Novella 2000 alla vicina di ombrellone che ci trova arroganti perché prende per smorfie di disprezzo i nostri contorcimenti facciali da tablet”. C’è poi il problema della sicurezza. I ladri del Terzo Millennio hanno capito che nelle borse da mare e negli zaini si trovano preziose tecnologie abbandonate sotto l’ombrellone quando si va in riva al mare o in acqua. E quindi questa nuova “emergenza sicurezza” potrebbe essere al centro di nuove misure di prevenzione del Viminale. Insomma un’estate faticosa. Con qualche vantaggio residuo. Ad esempio per i genitori: niente più faticoso trasporto di materassini, secchielli, palette, formine. Ma soltanto un piccolo strumento capace di tenere per ore “silenziato” il proprio pargolo, mentre si può tranquillamente messaggiare con la vicina l’ultimo pettegolezzo. O ancor meglio chattare su Facebook sulla depilazione del palestrato appena passato…
E oltre questo tutto diventa relativo. E Gino Paoli con la sua canzone sembra Jurassico… Unica speranza: una modifica al testo…piccola proposta del nuovo ritornello…Sapore si sale, sapore di mare…che hai sull’IPad che hai sul Nintendo… Naturalmente versione scaricabile su Youtube e su Mp3. Da linkare sul Facebook per poter clikkare…MI PIACE. Questa si che è estate!!!