Ormai è diventato una sorta di tic. Mentre camminiamo, parliamo, pranziamo o ceniamo, facciamo finta di ascoltare gli altri. Accade anche a noi di mezza età, ma soprattutto ai giovani, agli adolescenti e ai pre-adolescenti. Quelli muniti di smartphone, secondo le ultime indagini guardano il display ben 80 volte al giorno. Sullo smartphone ormai facciamo tutto: seguiamo cosa accade sui social, riceviamo le notifiche delle mail, i messaggi sms e di whatsapp, messanger o telegram, scarichiamo musica, ci colleghiamo su skype con il mondo. E’ un prolungamento del nostro corpo.
E’ più facile dimenticare il portafogli che lo smartphone. E’ indispensabile. Ma adesso rischiamo un nuovo stress. Si chiama visivo digitale. Disturbo frequente per chi trascorre più di 7-8 ore davanti ad uno schermo. Dopo 3 anni di esposizione, dopo i 30 anni si rischia la sindrome da visione al computer. Insomma per dedicarci alle nostre comunicazioni ipertecnologiche rischiamo di mettere a rischio i nostri occhi. L’appello è stato lanciato in occasione della Giornata Mondiale della vista. Ma diciamocelo francamente, resterà inascoltato. E noi continueremo a guardare disperatamente il display. E se non ci arrivano notifiche o messaggi pensiamo anche di essere morti. Davvero!!!