Ci sono anche due contributi di Francesco Pira nel nuovo libro edito da Maggioli , The Wide Horizon Strategy 50 stratagemmi vincenti per il mondo che cambia, curato dal professor Andrea Pitasi, docente universitario, saggista e scrittore di narrativa.
Il volume ha ottenuto il patrocinio di WCSA World Complexity Science Accademy (www.wcsaglobal.org ) e propone 50 stragemmi o per meglio dire 50 capitoli-consigli scritti da un network di oltre 35 esperti, senior e junior, che spiegano come sviluppare una strategia di successo alla luce delle loro esperienze di consulenti, professionisti, imprenditori, manager formatori, trasversali ai settori pubblico, privato e non profit.
Francesco Pira ha scritto lo Stratagemma 18, Competere per ciò che conta, sempre, comunque e ovunque e lo Stratagemma 48, Non è tutto oro ciò che luccica, ma se non luccica certamente non è oro.
Il libro, come spiega Serena Affuso nella premessa, nasce da un'idea che è al tempo stesso semplice e complessa. Semplice, perché è ormai chiaro che per affrontare come organizzazioni o come singoli individui, le attuali sfide economiche e sociali bisogna indossare metaforicamente un nuovo paio di occhiali in grado di vedere le cose con più ampi orizzonti, mentali, spaziali e temporali. Complessa, perché problemi complessi richiedono per fortuna o per sfortuna soluzioni complesse (ma non complicate). E questo implica innanzitutto buttare via, senza rimpianti, i nostri vecchi occhiali (o paraocchi) che ancora usiamo, perché vi siamo affezionati, o peggio, abituati.
E per esplicitare il senso di questo imponente lavoro il professor Andrea Pitasi avverte: se si lascia una rana in un pentolone di acqua bollente salterà fuori e si salverà, se invece la si appoggia delicatamente nel pentolone di acqua appena tiepida e poi la si cuoce a fuoco lento la rana non coglierà il pericolo incombente e sarà felice di restare a mollo. Essere veloci, strategici, globali, competenti e radicalmente innovativi è la sola chance per non ritrovarsi cotti a fuoco lento.