Si svolgerà sabato 25 agosto alle ore 18 presso i Giardini di Palazzo di Città ad Avola la presentazione del libro "Giornalismi. La difficile convivenza con fake e Misinformation" del Professore e Giornalista Francesco Pira.
L'evento è organizzato dall'Associazione Santo Stefano Onlus del Presidente Giuseppe Cascio, dall'Agirt (Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e telematici), ed è patrocinata dal Comune di Avola. All'evento parteciperanno anche le realtà che sul territorio si occupano di comunicazione, East Sicily, Gli Avolesi nel Mondo e i SuperAbili con la rivista Lo Sguardo.
L'apertura dei lavori è affidata al sindaco della Città di Avola Luca Cannata ed all'assessore alla Cultura Simona Caldararo; seguirà una conversazione/intervista tra Giuseppe Cascio e l'autore del Libro, Pira. Interverranno anche Francesco Nania Fiduciario provinciale dell'Unci; Carmelo Miduri Direttore di riviste specifiche e docente in Comunicazione; Salvatore Vaccarella Direttore della Rivista "Lo Sguardo"; Rosanna Inturri referente dell'Associazione "Gli Avolesi nel Mondo".
Durante l'evento saranno esposte alcune opere dell'artista Callistus, un beneficiario della struttura Sprar di Avola, che si esibirà in una estemporanea di pittura.
L'evento sarà inoltre trasmesso in diretta sui canali di regionelife.it e Canale 8.
Il sociologo e giornalista Francesco Pira nel suo libro "GIORNALISMI – La difficile convivenza con Fake News e Misiformation" (LibreriaUniversitaria.it pagg 152 euro 12,90), scritto a quattro mani con Andrea Altinier, racchiude in un esagono le fake news: appeal, flussi, viralità, velocità, crossmedialità e forza. È solo il 22% a non essere caduto nella trappola. La soluzione, però, non è solo il controllo delle fonti, ma costruire un controflusso di informazioni e contenuti in grado di sconfiggere le menzogne.
"È un progetto – spiegano i professori Francesco Pira e Andrea Altinier autori del volume- che parte non solo dall'amore verso la comunicazione, ma da un lavoro di analisi e ricerca durato quasi due anni per individuare case history, teorie nuove, ricerche sui trend e sul consumo dei media per accendere le luci su un mondo in costante cambiamento e che richiede sempre più competenza e professionalità. I media tradizionali non sono morti, ma si possono salvare solo puntando su qualità, inchieste e approfondimento" .