A ottobre torna l'evento dedicato al mondo e alle dinamiche della comunicazione che cambia. "Rivoluzione" in tutte le sue sfaccettature il main theme di quest'anno. E uno speaker d'eccezione: Zygmunt Bauman
In che modo i new media e i nuovi linguaggi stanno cambiando la società contemporanea? A questa domanda si cercherà di dare una risposta durante la seconda edizione dell'International Communication Summit, che si svolgerà a Roma, presso la sede di Confindustria il prossimo 20 ottobre.
Dopo la crisis communication, quest'anno il framework di riflessione sarà dedicato alle "rivoluzioni". Nell'ultimo anno nulla è stato più evidente di come le "rivoluzioni" culturali, politiche, sociali ed economiche siano sempre più possibili anche grazie all'utilizzo dei nuovi strumenti di comunicazione e dei nuovi linguaggi che essi richiedono. Internet, smart phone, tablet sono solo alcune delle periferiche fisiche e virtuali che sconfiggono le regole sociali precostituite, a sud del Mediterraneo come a oriente d'Europa e non solo. Reportage imprevedibili, tam tam planetari connettono mondi e culture, nuovi fondamenti religiosi espongono chiese millenarie a innovazioni culturali significative, come testimonia la presenza del Vaticano su Facebook decisa negli ultimi mesi. Tutto è rivoluzione, tutto è in rivoluzione. E passa per nuovi linguaggi e sistemi di comunicazione in fase di accelerata decodifica. Anche in questa edizione il summit offrirà un'esperienza unica a contatto con i guru internazionali della comunicazione, per acquisire competenze indispensabili per comunicare efficacemente nella società contemporanea. Un'esperienza che sarà resa ancora più indimenticabile grazie alla presenza come main speaker di Zygmunt Bauman, teorico della società liquida, considerato oggi uno dei più noti e ascoltati sociologi dell'era attuale.
Leggi l'opinione di Francesco Pira
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