“Ormai la famiglia è digitale la comunicazione tra genitori e figlie avviene spesso in maniera virtuale. Nascono nuovi codici e nuovi linguaggi che devono essere colti e fanno parte della grande rivoluzione che stiamo vivendo”.
Lo ha detto il sociologo, Francesco Pira, docente di comunicazione all’Università di Messina, intervenendo ieri al convegno sulla Mediazione Familiare organizzato a Caltanissetta dall’Istituto “Galileo Galilei” di cui è dirigenti la D.ssa Loredana Schillaci.
Esperti del settore si sono confrontati nel corso di un convegno a cui hanno partecipato docenti e studenti delle scuole superiori di Caltanissetta che è stato aperto dalla relazione introduttiva della professoressa Maria Rosa Elisabetta Piccione e moderato dalla psicologa Alice Garofalo.
Di relazione familiare come sistema educativo e comunicativo ha parlato il dottor Pietro Cavaleri responsabile del Consultorio Familiare dell’Asp di Caltanissetta che si è soffermato anche sulle patologie della famiglia contemporanea. Sui bisogni e sui diritti dei minori è invece intervenuta la d.ssa Gabriella Tomai, giudice del Tribunale per i minori di Caltanissetta, che ha stigmatizzato come ormai disfunzioni familiari, mal gestite e non corrette possono tradursi in comportamenti minorili aggressivi e violenti.
Sull’importanza della mediazione invece si è soffermata l’avvocato Eva Crimi che ha ribadito che si tratta “di una forma utilissima di negoziazione delle posizioni conflittuali dei coniugi”.
Molto apprezzati tutti gli interventi dei relatori. Secondo il professor Pira all’interno della famiglia si stanno vivendo dei fenomeni evolutivi. “C’è una -ha concluso il sociologo- democratizzazione delle relazioni ed un’esplosione della comunicazione che deve essere compresa e gestita da tutte le agenzie educative a partire dalla scuola”.