Il sociologo e giornalista, Francesco Pira, docente di comunicazione all’Università di Messina ha dato la sua adesione alla Campagna di Comunicazione Posto Occupato per non dimenticare le vittime della violenza sulle donne. Come ha già fatto il giudice Gherardo Colombo, presentando il suo libro a San Benedetto del Tronto, anche giovedì quando Pira presenterà il libro scritto con Samantha Gamberini “La polizia locale e la comunicazione sul web” al Comune di Pistoia occuperà un posto in platea.
“Oggi - ha dichiarato Francesco Pira - è stata uccisa un’altra donna in provincia di Pavia vittima della violenza dell’uomo che era suo marito. Una lunga scia di sangue, vittime quasi quotidiane. Ma c’è un’iniziativa che nasce in Sicilia, nel messinese, ideata e promossa da Maria Andaloro direttore della rivista online lagrandetestata.com. So che stanno aderendo Comuni, Università, Associazioni, Esercizi Pubblici in una grande mobilitazione, necessaria.
Si chiama POSTO OCCUPATO e chiama in causa ognuno di noi, con un gesto semplice ma significativo. Occupare un posto, in un luogo pubblico, durante un evento, in un cinema. Segnalate con la stampa del logo dell’iniziativa, fotografate e linkate alla paginaFacebook https://www.facebook.com/PostoOccupato
Un piccolo gesto per ricordare chi non potrà più sedere e godere di quanto la vita offre, delle piccole e grandi cose. Per stimolare, per far riflettere, ma soprattutto FARE CULTURA e opporsi al dilagare della violenza nell’indifferenza generale.
Scaricate il LOGO e OCCUPATE UN POSTO, io lo farò in ogni mia iniziativa e non solo, spero anche molti tra voi”.
PER SAPERNE DI PIU’
POSTO OCCUPATO
Si occupa un posto in un cinema, un teatro, un treno, sulla metro o a scuola, per lasciare un segno della nostra presenza: con un giornale, una borsa, un mazzo di chiavi, un cappello. Quel posto è mio, tornerò ad occuparlo. Per molte, troppe donne, non sarà più così.
POSTO OCCUPATO è un’idea, un dolore, un pensiero, una reazione che ha cominciato a prendere forma man mano che i numeri crescevano e cresceva l’indignazione di fronte alla notizia dell’ennesima donna assassinata.
Ciascuna di quelle donne, prima che un marito, un ex, un amante, uno sconosciuto decidesse di porre fine alla sua vita, occupava un posto nella società, sul tram, a scuola, in metropolitana.
E noi quel posto vogliamo riservarlo a loro, affinché la quotidianità non lo sommerga, per simbolizzare un'assenza che avrebbe dovuto essere presenza se non ci fosse stato l'incrocio fatale con un uomo che ha manifestato la sua bestialità, ammantandola di un "amore" che altro non è che disprezzo.
Con un definitivo e ultimo gesto per sancire un presunto diritto di proprietà.
POSTO OCCUPATO è partito il 29 giugno dall'anfiteatro della villa Comunale di Rometta (Messina), luogo di nascita di Maria Andaloro, editore della rivista online “La Grande Testata” e ideatrice del progetto. La prima fila dell’anfiteatro è stata occupata da un paio di scarpe rosse, da un mazzo di chiavi, da una borsa, lì cristallizzati a testimonianza di un delitto.
La speranza di POSTO OCCUPATO è che il "contagio" si estenda anche alle altre città italiane, e che le Istituzioni, i Comuni, i Servizi di ogni genere e i luoghi di aggregazione sociale raccolgano l’invito a riservare un “posto” in memoria delle donne vittime di ogni forma di violenza. E che questa assenza urlasse la mostruosità del suo perché.
Questa iniziativa si rivolge ai singoli cittadini così come alle Istituzioni, le Associazioni e agli Enti di ogni genere, che possono manifestarci il loro sostegno con una semplice firma o in tutti i modi che riterranno opportuno.
Vi invitiamo a inviarci foto, comunicati, attestazione di adesione, che verranno di volta in volta pubblicati sul sito.
Per adesioni e informazione postoccupato@lagrandetestata.com
sito in costruzione
La pag su FB
https://www.facebook.com/PostoOccupato
articoli
http://www.articolo21.org/2013/07/posto-occupato/
http://paperproject.it/rubriche/cultura/posto-occupato-un-gesto-dedicato-all
e-donne-vittime-di-violenza/
Allegati: