“La nostra speranza è di aver dato emozioni vere e linguaggi nuovi. Questo umile lavoro non vuole offrire apparati didattici o modelli di laboratorio, ma è semplicemente il resoconto di una esperienza decennale, un ponte che unisce idealmente nella poesia, alunni di generazioni diverse”. Così emozionatissimo, l’insegnante Giuseppe Mistretta della Scuola Leopardi ha spiegato il contenuto del suo libro “Un sasso nello stagno” (Photocity Edizioni pagg 216 euro 10,50) presentato come un omaggio agli alunni che hanno frequentato la scuola licatese dal 1999 al 2013. Affollatissima di insegnanti, genitori ed alunni, la Biblioteca Comunale, che grazie al lavoro del responsabile Riccardo Florio, ha ospitato l’evento nel migliore dei modi. A coordinare questo importante momento culturale e formativo il Dirigente Scolastico della Leopardi, Maurizio Buccoleri che ha sottolineato: “C’è un filo conduttore che lega e delimita come una cornice tutte le attività didattiche: la passione per il lavoro più bello del mondo e l’affascinante legame alunno-insegnante. I docenti della scuola che ho l’onore di dirigere possiedono queste doti e Giuseppe Mistretta è un caro maestro che rappresenta eccellentemente la categoria”.
Molto sentito anche l’intervento dell’Assessore alla Pubblica Istruzione del Comune, Giusy Marotta, che ha letto alcune poesie dei bambini ma anche evidenziato il forte valore di una scuola che sa essere portatrice di azioni e attività importanti. Già la scorsa settimana l’Assessore Marotta ha voluto premiare in Comune gli alunni della Leopardi per il successo che li ha visti primi in Italia con il giornalino scolastico, diretto proprio da Giuseppe Mistretta.
Apprezzamento e stima per Mistretta anche dal docente di comunicazione dell’Università di Messina, Francesco Pira, amico di vecchia data dell’autore. “Con tutto il rispetto per Gianni Rodari che ha ampiamente spiegato cosa fa un sasso nello stagno, credo che questo libro sia un esempio da seguire per valorizzare il lavoro di docenti e discenti. Un modo vero di interpretare il bisogno di comunicazione che i nostri bambini hanno. C’è in loro un forte bisogno di esprimersi anche attraverso la poesia”.
Ed il poeta locale Lorenzo Peritore, ha cercato e trovato le analogie tra le poesie degli alunni della Leopardi ed i suoi lavori, recitando per i presenti alcuni versi ed una splendida favola.
Alcune poesie, contenute nel libro sono state declamate dall’attrice Daniela Mulè.
Alla fine tanti applausi per tutti, ma soprattutto per Giuseppe Mistretta, e le sue alunne ed i suoi alunni di ieri e di oggi. “Il libro – ha concluso- è dedicato a chi ha lavorato insieme a me, per fare poesia”. Mica una cosa di poco conto in epoca di tablet, videogiochi e smartphone!