Il professor Francesco Pira, docente dell’Università di Messina, è stato nominato componente del Comitato Accademico dell'Osservatorio euromediterraneo sulla democrazia e lo spazio pubblico dell'Università Rey Juan Carlos di Madrid in Spagna.
Professore Associato di sociologia dei processi culturali e comunicativi e Direttore del Master in Esperto della Comunicazione Digitale dell’Università di Messina, il professor Pira da anni collabora con docenti dell’Università Rey Juan Carlos di Madrid, dove è stato anche Visiting Professor.
https://www.euromediterraneo.org/
L'Osservatorio Euro-Mediterraneo della Democrazia e dello Spazio Pubblico è uno spazio accademico per il monitoraggio e la promozione della convivenza democratica in tutti i tipi di organizzazioni sociali e livelli territoriali, ma con un'attenzione particolare al bacino del Mediterraneo e ai Paesi iberoamericani.
Con un approccio interdisciplinare e da posizioni profondamente plurali, sia in termini di metodologie che di approcci teorici dei suoi membri, l'Osservatorio svolge le sue attività partendo dalla convinzione che una società autenticamente democratica sia possibile, e quindi esigibile, in ogni tipo di organizzazione sociale e in ogni luogo. L’Osservatorio sostiene la promozione di processi decisionali collettivi che garantiscano la partecipazione paritaria, consapevole e informata di tutti i cittadini. Un impegno per una maggiore e migliore democrazia si basa, a sua volta, sul presupposto che questo tipo di processi politici sia il più adatto a favorire, a medio e lungo termine, lo sviluppo della libera personalità umana, l'esercizio dell'autonomia individuale e la promozione degli interessi comuni di tutti gli esseri umani che abitano questo pianeta.
L'Osservatorio Euro-Mediterraneo è stato creato intorno al 2015 per cercare di documentare e analizzare la grande ondata globale di mobilitazioni cittadine di quel decennio, a partire da quelle che hanno interessato il bacino del Mediterraneo e lo spazio iberoamericano, come la Primavera Araba e il Movimento degli Indignados (o 15-M). Questo punto di partenza, creato dai professori dell'URJC Fernando Oliván e Luis Doncel, è stato il risultato di oltre vent'anni di lavoro, sia all'interno che all'esterno dell'Università, sulla base di varie iniziative, in particolare: il Forum dei giuristi ispano-marocchini, con più di duecento progetti nell'ambito della cooperazione giuridica; i gruppi di lavoro sviluppati con la Fondazione Hassan II; il lavoro con l'UNESCO, che ha permesso la costituzione della Coalizione delle città arabe e iberoamericane contro il razzismo; l'istituzione del primo Tribunale arbitrale congiunto ispano-marocchino; l'Accordo quadro firmato dall'Università Rey Juan Carlos con l'Hassan II di Casablanca; o il più recente "Accordo di intenti" con l'Università di Lussemburgo. Queste e altre azioni hanno costituito le fondamenta dell'attuale Osservatorio, conferendogli una ricca tradizione di lavoro e dimostrandone la fattibilità e l'efficacia.
L'ampia gamma di attività svolte dall'Osservatorio nell'ultimo decennio è servita a rafforzare la collaborazione con un'ampia varietà di istituzioni universitarie e della società civile, soprattutto in Europa meridionale, America Latina e Nord Africa. Dal 2022, l'Osservatorio fa anche parte della rete internazionale strutturata attorno al Gruppo di ricerca sull'amministrazione locale (GRALE), con sede presso l'Università di Parigi 1 (Panthéon-Sorbonne), a cui l'Osservatorio partecipa insieme a più di 80 altri centri di ricerca e istituzioni accademiche di tutto il mondo.