Licata- Sarà presentato giovedì 8 settembre 2016 alle 18 presso la Biblioteca “Luigi Vitali” di Licata, il romanzo di Alfonso La Licata “Vento di Ponente” ambientato proprio nella città marinara agrigentina. Dopo gli indirizzi di saluto del dott. Angelo Cambiano, Sindaco di Licata, e dell’ avv. Daniele Vecchio, Assessore alla Cultura, converserà con l’autore il Prof. Francesco Pira, Docente di Comunicazione Università di Messina. L’attrice Daniela Mulè, leggerà alcuni brani del libro. Interventi artistici:Lorenzo Peritore, poeta ed
Eloisa Milingi, cantante. Sponsor ufficiale dell'evento: Tenuta del Barone La Lumia.
Il romanzo: a Marina di Sant’Angelo, storico centro sul litoraneo agrigentino, il vento di Ponente è una presenza costante. Soffia forte sulle case, sui monumenti e accompagna gli abitanti nella vita quotidiana.
Freddy, affermato scrittore di gialli, torna nel suo paesino alla ricerca dell’ispirazione; qui conosce Anna, psicologa e fondatrice del telefono rosa, un lavoro difficile in una piccola realtà come quella di Marina. Al loro primo incontro Freddy inaspettatamente s’imbatte nel cugino Rodrigo La Cudìa che, sentendosi spiato chiede il suo aiuto. Dopo essersi dati un appuntamento, coinvolgendo anche Anna, si congeda con una frase all’apparenza senza senso: “Perché i bambini piangono nella notte!?”
Ben presto i protagonisti vengono catapultati in una vicenda surreale: la morte del cugino, un giallo da risolvere e un passato da dissotterrare. Nel corso delle indagini verranno a galla tante verità nascoste e tra Freddy e Anna nascerà un’intesa inaspettata. Tutto si appresta al termine e la giustizia umana sta per chiudere i conti, ma ancora qualche elemento sembra non trovare il giusto posto…
L'autore: Alfonso La Licata, scrive poesie, romanzi e sceneggiature che mette in scena e recita. Si definisce un uomo che ha vissuto e visto molto e che amato tanto serbando nel cuore i doni più rilevanti della vita stessa: i luoghi, le persone e le loro storie, passioni, quotidianità.
Il romanzo, la sintesi poetica, il comporre in partiture scritte gli elementi più pregnanti dell’intorno in cui vivo, sono stati il male minore, un metodo sufficiente ma non esaustivo affinché non disperdesse l’essenza che lo ha nutrito.
"All’analisi delle risultanze odierne-dice Alfonso La Licata - verrebbe da riporre la penna e non scrivere più di vita e di genti, ma mi sostiene un codice di scrittura e una conseguente chiave di lettura che permea ed è intrinseca in ogni mio testo: l’ironiabuona ma irridente, e con gusto, delle pecche dei singoli e dei molti, l’umorismo che rivaluta persino i vinti".
Ha pubblicato anche il romanzo Woody… fuga nella realtà, la biografia Busa… immagini d’epoca, le raccolte di poesie Bagliori dal mio Cosmo, L’infanta di Girgenti e le sceneggiature di diverse opere teatrali.