Dopo il successo la scorsa estate dell’evento “Sportivamente Palma” la città del Gattopardo ospiterà domenica 12 gennaio alle 18 a Palazzo Ducale la presentazione del libro di un grande campione Eraldo Pecci intitolato “Il Toro non può perdere” (Rizzoli Editore).
Dopo gli indirizzi di saluto del sindaco, Pasquale Amato, dell’Assessore allo Sport, Vincenzo Salerno e del Coordinatore del Club “I Picciotti del Toro”, Renzo Sambito, sono previsti gli interventi dei giornalisti Angelo Augusto (Giornale di Sicilia), Filippo Bellia (La Sicilia) e Giuseppe Cellura (Canale 10 e Direttore di Licatanet.it) e dell’ex calciatore del Torino Totò Vullo. Coordinerà i lavori il sociologo e giornalista, Francesco Pira. Sarà presente l’autore, l’ex campione del Torino Eraldo Pecci.
Come scrive Gianni Mura nella prefazione: «questo, che sembra un libro rievocativo dello scudetto ’76, in realtà è una storia d’amore e a me piacciono le storie d’amore».
Ed Eraldo Pecci, che dopo la presentazione a Palma incontrerà i tifosi granata, ne il Il Toro non può perdere racconta una bella storia, una bella storia d’amore.
Parla di un calcio che non c’è più e di un mondo che non c’è più. Di valori veri. Scrive de La magica stagione ’75-76, il sottotiolo del libro, stagione dell’ultimo scudetto del Toro, uno scudetto che Pecci conquista al primo anno con la maglia granata. Una maglia passata direttamente dalla storia alla leggenda nel pomeriggio del 4 maggio 1949, il giorno del tragico incidente che causò la morte di un’intera squadra che aveva vinto cinque scudetti consecutivi.
Eppure in quell’annata, calcisticamente fantastica e irripetibile, il Toro vinse lo scudetto conquistando 45 punti contro i 43 della Juventus. Era il Toro del “giaguaro”, dei “gemelli del gol”, del “poeta”. Questa la formazione titolare: Castellini, Santin, Salvadori, Patrizio Sala, Mozzini, Caporale, Claudio Sala, Pecci, Graziani, Zaccarelli, Pulici.
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