Nel libro-ricerca tante curiosità anche sull’utilizzo da parte dei cittadini dei social network. Gli autori: “Vigili Urbani e polizia Municipale non sono la stessa cosa sulla rete; il primo termine viene spesso utilizzato per schernire od insultare la categoria, mentre al secondo sono più spesso legate pagine istituzionali ed informazioni”
Quante volte ci è capitato di scorrere i post su Facebook e di trovare espressioni a dir poco colorite contro i Vigili Urbani. Come è cambiato l’immagine del Vigile Urbano nel percepito e nel vissuto comunicativo dal famoso film interpretato di Alberto Sordi alle immagini recenti dei video su Youtube? Potremmo dire tanto. E per questo motivo il sociologo siciliano Francesco Pira e la formatrice e consulente emiliana Samantha Gamberini hanno deciso di scrivere un libro a quattro mani intitolato: “La polizia locale e la comunicazione sul web” edito da Maggioli Editore in collaborazione con la SIPL (Scuola Interregionale di Polizia Locale).
Il volume sarà presentato martedì 18 giugno 2013 (alle ore 10,30 presso la sede della scuola in via Busani 14) nel corso di un evento formativo organizzato dalla SIPOL a Modena. Aprirà i lavori la Presidente della Scuola, Cristina Preti.
Conduce e modera i lavori Mauro Banchini, giornalista dell’Agenzia Toscana Notizie.
“Il libro – spiegano Pira e Gamberini - nasce dall’esigenza di approfondire un argomento spesso trascurato: la polizia locale e le strategie comunicative sul web utilizzate dai diversi enti. L’obiettivo è di poter incidere in modo positivo sui rapporti con la cittadinanza”.
Il libro si suddivide in tre parti tra loro complementari. Nella prima parte, sono analizzate le teorie comunicative contemporanee, per favorire nuove prospettive relazionali tra le istituzioni e i cittadini, tramite un percorso che si articola attraverso spunti e riflessioni, in grado di fornire indicazioni utili sia per la gestione attuale della comunicazione sia per gli sviluppi futuri.
Nella seconda parte, è esposta una ricerca effettuata su “la web reputation della polizia locale”, una sorta di presentazione fotografica dell’esistente, in una chiave di lettura che consenta di intavolare, nelle sedi opportune, confronti capaci di aggiornare la comunicazione e reindirizzarne positivamente i contenuti. In questa parte si è scelto di fare largo uso di grafici e tabelle per permettere l’immediata comprensione del dato e la sua elaborazione anche in autonomia.
Nella terza parte, si analizzano i modi d’uso e le tendenze dei social media, sia dal punto di vista giuridico sia da quello strategico. In questo frangente sono state sottolineate criticità e opportunità, offerte dalle nuove tecnologie, all’interno della cornice giuridica e organizzativa della pubblica amministrazione e della polizia locale nello specifico.
“Il nostro lavoro – evidenziano gli autori - pur basato su fondamentali elementi teorici, è calato nella pratica quotidiana degli enti e delle polizie locali e fornisce immediati elementi di riflessione e spunti pratici perché amministratori e referenti della polizia locale possano ripensare o migliorare la comunicazione con i cittadini in modo concreto, efficace e costante nel tempo”.
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