Gela- Ancora una serata dedicata alla cultura al Club Vela di Gela il prossimo martedì 2 agosto 2016 alle 21. Ospite lo scrittore di romanzi gialli, siciliano d'origine ma romano d'adozione, Carlo Barbieri che converserà con Francesco Pira sull'ultima sua opera intitolata "Assassinio alla Targa Florio". Ad aprire l'evento i vertici del Club Vela, il presidente Luigi Nastasi ed il vice Sergio Antonuccio. Poi sarà il sociologo e giornalista, Francesco Pira, docente di comunicazione all'Università di Messina a discutere con l'autore. L'incontro si svolge con la collaborazione della Libreria di Felicia Randazzo in via Parioli a Gela.
Carlo Barbieri si riconferma autore della Flaccovio con un romanzo giallo che strappa più d'un sorriso al lettore. Simpatia e intrighi scivoleranno tra l'asfalto dell'evento automobilistico più famoso della Sicilia. Che relazione può esserci tra l'uccisione degli amatissimi cani di Elena Ventimiglia, una vecchia signora che vive di ricordi legati soprattutto alla Targa Florio – "la corsa più bella del mondo" – e lo strano assassinio che segue? Un flashback "in bianco e nero" racconta all'improvviso una Sicilia con tutte le ferite di una guerra appena perduta, piagata da stragi e sequestri ma con un'enorme voglia di normalità che sta per concretizzarsi nel rilancio della gloriosa Targa Florio. Le due epoche – il presente con i suoi misteri e il passato con il carico di terribili segreti collegati a tragedie dimenticate – si intrecceranno fino a convergere, per una soluzione drammatica e inattesa.
Tensione, sentimento e un pizzico di umorismo si alternano in questo nuovo affascinante giallo di Carlo Barbieri, Assassinio alla Targa Florio, risolto con la solita maestria dal commissario Mancuso, a cui "in un certo senso" la Targa Florio salverà addirittura la vita.
L'autore nasce nel 1946 a Palermo, quinto figlio di Maria Flores e Luigi. Il suo lavoro di chimico e responsabile marketing presso una multinazionale chimica lo porta da Palermo a Teheran e poi in Egitto, dove risiederà fino al 1986. Pubblica per la prima volta nel 2011. Attualmente vive tra Roma e la città natale. Sulla scia di altri scrittori "tardivi" siciliani, pubblica il primo libro a sessantacinque anni. Nel 2011 esordisce nella narrativa con Pilipintò- Racconti da bagno per Siciliani e non, per la 0111 Edizioni. Il libro ha successo e viene ristampato. Segue nel 2012 un giallo ambientato a Palermo, La pietra al collo, pubblicato da Todaro Edizioni di Lugano nella collana "Impronte" diretta da Tecla Dozio. La storia ha per sfondo la pedofilia e il protagonista è lo stesso commissario Mancuso della Questura Centrale di Palermo apparso in un racconto del precedente Pilipintò- Racconti da bagno per Siciliani e non. La pietra al collo viene ripubblicato da Il Sole 24 Ore nella collana Noir Italia. Nel 2013, sempre con Todaro Edizioni, pubblica Il morto con la zebiba, candidato al Premio Scerbanenco. Protagonista della storia, che adombra traffici connessi al traffico di migranti nel canale di Sicilia, è ancora il commissario Mancuso. Nel 2014 pubblica con Dario Flaccovio Editore Uno sì e uno no, una raccolta di racconti in parte ambientati in Sicilia che spaziano dal giallo all'umoristico. Nel 2015 pubblica, sempre con Dario Flaccovio Editore, Il marchio sulle labbra, un altro giallo in cui il protagonista è, come nei precedenti, il commissario Mancuso. Il romanzo ha per sfondo temi di tragica attualità misteriosamente collegati alla storia araba-normanna dell'isola. Ha ricevuto nel corso della sua carriere di scrittore numerosi premi e riconoscimenti.