“Sogniamo di fuggire all’estero perché abbiamo bisogno di normalità. Ma è lo stesso concetto di normalità che negli ultimi anni è mutato, assieme alla veloce trasformazione della nostra società. La percezione che gli italiani hanno dell’Italia è il frutto della rappresentazione mediatica e del social, che ci fa vivere quotidianamente il fenomeno della fuga e di un domani migliore”.
Lo ha dichiarato il sociologo Francesco Pira, docente di comunicazione all’Università di Messina, in un’intervista rilasciata al settimanale “Viversani e Belli” che ha dedicato un ampio servizio firmato dal giornalista Tiziano Zaccaria, intitolato “Vado a vivere all’estero” che riporta un dato interessante: 400 mila gli italiani residenti all’estero, numero raddoppiato negli ultimi 15 anni.
Per chi cerca un primo impiego, vuole cambiare vita o godersi la pensione le mete preferite sono Regno Unito, Svezia, Germania, Stati Uniti, Paesi Bassi , Australia, Canada, Malta, Portogallo, Bulgaria e Canarie.
“In tv e sul web- ha dichiarato Pira - vediamo filmati o servizi televisivi in cui italiani con i soldi della pensione vivono agiatamente in un paese caraibico, e ciò orienta in nostri comportamenti. Iniziamo a pensare che andare via dall’Italia risolverebbe i nostri problemi”.
Voglia di fuga e crisi economica, questi i motivi della fuga all’estero. “Conosco centinaia di persone – conclude il sociologo- che pur avendo posti di lavoro di prestigio, desiderano aprire un baretto su una spiaggia caraibica. Poi di fatto continuano a vivere la loro quotidianità nel nostro Paese. Tutti ci sentiamo minacciati dal fatto che non esiste una prospettiva certa sul nostro futuro, quindi viviamo in un clima di paura. Da ciò nasce il desiderio di fuga all’estero, che anche chi vive con agiatezza tiene nel cassetto come seconda opportunità”.