“Bruno Pizzul è rimasto, nonostante i successi, è rimasta una persona. Non è diventato un personaggio. E soprattutto ha una grande fortuna che in pochissimi hanno: è profeta in patria, amatissimo dai suoi concittadini di Cormons che lo stanno celebrando nel modo migliore”.
Lo ha detto il sociologo e giornalista licatese, Francesco Pira, intervenendo ieri sera, mercoledì 11 dicembre, a Cormons, alla Cerimonia di consegna della Cittadinanza Onoraria al grande telecronista della Rai, legatissimo alla sua terra d’origine.
La Cittadinanza Onoraria è stata concessa perché Pizzul è nato a Udine e da quando ha iniziato a lavorare in Rai è residente a Milano. Ma in realtà nella città del goriziano, nota per i suoi vini, è cresciuto ed ha cominciato a tirare i primi calci al pallone.
La serata-evento, nell’ambito della rassegna Cormons Libri, è stata presentata dai giornalisti, Sabrina Vidon e Matteo Femia. Quest’ultimo firma con Francesco Pira la biografia del grande telecronista intitolata “Bruno Pizzul. Una voce Nazionale” i cui diritti d’autore sono stati devoluti alla Fondazione “Stefano Borgonovo” che si occupa dei malati affetti da SLA ed è stata fondata dal calciatore della Fiorentina, recentemente scomparso amico di Pizzul.
A celebrare Bruno Pizzul c’erano i tecnici Edj Reja e Gigi De Neri, l’ex giocatore della Nazionale, i dirigenti dell’Udinese, e i dirigenti locali di tantissime associazioni sportive culturali e di volontariato che hanno donato al telecronista vari doni.
Al termine la consegna della pergamena da parte del Sindaco del Comune, Luciano Patat.
“Davvero emozionante – ha raccontato Francesco Pira al suo rientro in Sicilia – Bruno come sempre è stato divertentissimo ed io sono molto onorato di essere suo amico. Rappresenta il giornalismo sportivo pulito, le telecronache garbate e colte. E’ un pezzo di storia d’Italia”.