Dalla viralità del brand Pinarello con il lancio della bicicletta di Wiggins, dalla campagna we branded di Coca Cola, alla campagna della Nike che scrive direttamente sul manto stradale i messaggi dei social fino ad arrivare all’analisi del comunicato di Costa Crociere nei giorni della Concordia. Come cambia la comunicazione di un Presidente del Consiglio ai cittadini. Quanto gioca l’effetto partecipazione e come i cittadini possono diventare protagonisti attraverso i social network Queste alcune delle case history trattate nel libro pubblicato, per LibreriaUniversitaria.it Edizioni, da dal sociologo Francesco Pira e dall’esperto di comunicazione, Andrea Altinier, dal titolo “Comunicazione pubblica e comunicazione d’impresa”.
Un libro scritto e pensato non solo per gli studenti, ma anche per tutti quelli operatori della comunicazione che ogni giorno operano in un settore sempre più complesso e articolato. Un testo che nella sua prefazione porta la firma del Professor Mariano Diotto, Direttore del Corso di Comunicazione dello Iusve..
“È un progetto che parte non solo dall’amore verso la comunicazione, ma da un lavoro di analisi e ricerca durato quasi due anni per individuare case history, teorie nuove, ricerche sui trend e sul consumo dei media per accendere le luci su un mondo in costante cambiamento e che richiede sempre più competenza e professionalità” spiegano gli autori commentando la pubblicazione appena arrivata nelle librerie.
Il testo è suddiviso in sei macro parti: il contesto comunicativo contemporaneo, la comunicazione pubblica, la comunicazione d’impresa, il Piano di Comunicazione, la responsabilità sociale d’impresa, la comunicazione di crisi. In particolare, la parte dedicata comunicazione di crisi presenta uno sguardo innovativo dove la parte teorica è affiancata da dei modelli di gestione comunicativa pratici e testati sul campo. Non mancano, poi, i riferimenti alla Rete e ai social network, ma questi vengono inseriti e incardinati all’interno della variegata piattaforma di strumenti a disposizione del comunicatore. Le nuove tecnologie, secondo gli autori, sono uno strumento inter pares e non super partes. “La nostra decisione di non fare un libro social centrico è dettato da una motivazione di fondo chiara: chi si occupa di comunicazione oggi deve saper gestire tutte le piattaforme a disposizione, la bravura sta nel saperle integrare secondo una strategia precisa e dettagliata”.
Infatti il libro dedica una parte molto ampia al “Piano di Comunicazione” elemento chiave di una comunicazione strategica e integrata Gli autori cercano di sviscerarne le potenzialità, il processo organizzativo e gli step necessari per arrivare a realizzare questo strumento che costituisce la road map della comunicazione di un ente, di un’azienda e di qualsiasi soggetto che decide di investire in comunicazione. Analisi, pianificazione, strategia, equilibro e semplicità sono le parole chiave che gettano i prodromi per la costruzione di un Piano Comunicazione efficace.
Il libro è attraversato trasversalmente da un principio guida: l’importanza di misurare i risultati. Questi non devono essere intesi come una pagella sul lavoro svolto, ma costituiscono uno strumento per intervenire tempestivamente partendo nella piena consapevolezza che la comunicazione è un work in progress, che si misura costantemente con l’ambiente circostante.
“La motivazione – concludono gli autori- che ci ha spinto a scrivere questo libro parte da un presupposto molto semplice: la comunicazione non è, come spesso si crede, solo fantasia e creatività, ma dietro ogni progetto ci sono un metodo, delle teorie, dei processi organizzativi e tanto lavoro. E, quindi, questo testo per chi fa comunicazione è una “cassetta degli attrezzi”, che fornisce gli strumenti per analizzare e costruire campagne, realizzare format e delineare e gestire piani di comunicazione”