Umile, sorridente e per niente diva, la brava giornalista Candida Morvillo, conquista la Sicilia, con il suo primo ed esplosivo romanzo: “Le stelle non sono lontane”. Affollatissima la biblioteca comunale di Nissoria (EN) dove l’Accademia Nazionale della Politica di Enna, diretta da Riccardo Fiscella, e la Fidapa di Leonforte, presieduta da Maria Concetta Glorioso, hanno deciso di invitare la popolare giornalista.
A relazionare sul corposo libro edito da Bompiani, il professor Francesco Pira, sociologo e docente di comunicazione e giornalismo dell’Università di Messina e il professor Alberto Maira, Presidente dell’Istituto Testasecca di Caltanissetta.
Ma se nei suoi saluti introduttivi la Presidente della Fidapa, Glorioso, ha sostenuto che le donne “possono trovare gli spazi senza ricorrere a mezzi poco opportuni” il Direttore dell’Accademia, Fiscella, ha parlato “della necessità di una nuova cultura e di un forte impegno necessario per respingere il caos e ritrovare una identità che recuperi l’essenza dell’uomo.
Poi la parola ai due relatori. Francesco Pira ha sottolineato come il lavoro della Morvillo conferma quanto già il sociologo Francesco Alberoni aveva detto già nel 1963 sui morti di fama che affollano il mondo della tv. Il sistema culturale genera miti che mistificano la realtà e alienano l’uomo da se stesso distogliendolo dalla sua reale condizione e dirottandolo sui disvalori. “La televisione di oggi – ha sostenuto Pira- è quella del post baudismo. E’ cambiato il modo di fare intrattenimento in una società che è passata dal Self Made Man al Selfie Made Man. I social network hanno triplicato la voglia di apparire sempre e comunque”.
E se Pira aggiunge che il libro è da comprare e leggere subito, Alberto Maira, rileva che si può leggere senza soste perché è piacevole e godibile dalla prima all’ultima pagina. Il professor Maira si sofferma anche sulla perdita di valori e sulla ricerca di felicità. “L’uomo ha sempre cercato la felicità – ha detto nel suo intervento – fin dai tempi più antichi. Ma la felicità non coincide con quello che i personaggi del libro cercano e non trovano sempre”.
E così incassati i complimenti e gli apprezzamenti per il suo primo lavoro di scrittrice, Candida Morvillo è intervenuta con il tono pacato ma determinato che la contraddistingue facendo un sunto del romanzo ma cercando di eliminare seri dubbi su analogie del libro con fatti di cronaca. “E’ un’Italia immaginaria, popolata di contesse, potenti della politica e della finanza, agenti della tv e faccendieri vari. Ma non c’è nessun riferimento a fatti o persone e soprattutto nessun riferimento a Silvio Berlusconi. Di uomini potenti inseguiti da donne all’arrembaggio la storia del nostro paese e di tutti i paesi è piena. Se avessi pubblicato il libro 20 anni fa avrebbero detto che parlavo di Craxi ma è tutto frutto di fantasia”.
Ma il libro non lascia chiude tutte le porte, secondo l’autrice , che è rimasta per oltre un’ora a firmare autografi ed a parlare con il pubblico che l’ha a lungo applaudita.
“E’ un’Italia abbagliata e inquieta, paese delle meraviglie e patria di compromessi. Ma siamo in un’epoca che non è detto sia senza speranza”.